Venerdì, 23 Ottobre 2020 15:25

PAC, Confcooperative Fedagripesca Emilia Romagna: “Salvaguardare il ruolo delle Regioni, Consiglio  e Commissione UE ascoltino il Parlamento Europeo" In evidenza

Scritto da

Il presidente Carlo Piccinini: “No al Piano Strategico Nazionale con un’unica autorità di gestione, così si esautorano le competenze regionali e si mettono a rischio efficienza e tempestività, allontanando il livello decisionale dalle imprese”.

(Bologna, 23 ottobre 2020) – “Ci auguriamo che l’emendamento approvato ieri dal Parlamento Europeo a tutela del ruolo cruciale delle Regioni nella Pac post-2020 venga recepito in fase di trilogo da Consiglio e Commissione Ue. Chiediamo agli europarlamentari dell’Emilia-Romagna di impegnarsi in prima persona affinché questa istanza venga portata avanti, così da salvaguardare il sistema agricolo e agroalimentare di questa regione che ha dimostrato in questi anni capacità di efficienza e tempestività di intervento nella gestione dei fonti europei tramite i Programmi di Sviluppo Rurale”.

È quanto dichiara Carlo Piccinini, presidente di Confcooperative FedAgriPesca Emilia Romagna, a seguito del dibattito sulla Politica agricola comune 2021-2027 in corso in questi giorni nelle Istituzioni europee.

“Riteniamo fondamentale mantenere il ruolo delle Regioni nella gestione della Pac e respingiamo con forza la proposta di un Piano Strategico Nazionale come autorità unica che esautora e limita fortemente le competenze regionali e il legame con il livello istituzionale più vicino ai territori, alle imprese e ai cittadini” aggiunge Piccinini, alla guida della federazione regionale che riunisce 415 cooperative agricole, agroalimentari e della pesca con oltre 53.000 soci, 19.500 addetti e un volume d’affari che supera i 9 miliardi di euro.
In linea con quanto sostenuto dall’Alleanza Cooperative Agroalimentari, il presidente di Confcooperative FedAgriPesca Emilia Romagna ritiene che “una gestione centralizzata della Pac finirebbe per disperdere le buone pratiche, le competenze e le reti consolidate nelle regioni virtuose, penalizzando quella felice prassi di sussidiarietà tra Istituzioni che in Emilia-Romagna ha portato a buoni risultati per tutti”.

“Accentrare le competenze della Pac equivale a togliere autonomia ai territori e allontanare i centri decisionali dai cittadini. Tutto questo non va nell’interesse delle diverse filiere agroalimentari presenti in Italia - conclude Carlo Piccinini - che esprimono specificità da rispettare e valorizzare. In Emilia-Romagna i Programmi di Sviluppo Rurale funzionano e hanno dato riscontri positivi per l’agricoltura regionale, soprattutto in anni molto difficili come quelli che stiamo vivendo; intervenire adesso spostando ancora più lontano dai territori il livello decisionale sulla Pac, finisce solo per penalizzare ulteriormente i nostri agricoltori. Abbiamo bisogno di misure che tengano conto delle peculiarità produttive e organizzative di ogni regione e ogni territorio, siamo impegnati per garantire questo”.

È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"